Il cancro polmonare
Il cancro polmonare è il tumore più comune nei due sessi. Già solo negli Stati Uniti vengono poste annualmente circa 220.000 diagnosi. A livello mondiale si contano da 1,5 a 2 milioni di casi all’anno ed il dramma è che si tratta di una malattia letale. Il tumore del polmone rimane la principale causa di morte per cancro: sono circa 160.000 i morti all’anno negli Stati Uniti e 1,3 milioni in tutto il mondo. Purtroppo non c’è modo di curare questa neoplasia perché nel momento in cui viene diagnosticata siamo già nella fase metastatica. Esistono molti sottotipi di cancro polmonare ma nell’85% dei casi si tratta di tumori polmonari non a piccole cellule o NSCLC (Non Small Cells Lung Cancer). L’adenocarcinoma è il più comune (40% dei casi). Seguono il carcinoma a cellule squamose ed il carcinoma a grandi cellule.
Qual è il principale fattore di rischio per il cancro del polmone? Fumare! L’87% delle morti per cancro al polmone negli uomini e il 70% nelle donne sono probabilmente causate dal fumo di sigaretta. Il rischio di sviluppare un cancro ai polmoni è 25 volte più elevato nei fumatori rispetto ai non fumatori. Anche il fumo passivo va considerato un fattore di rischio. Questo è il motivo per cui negli Stati Uniti il fumo è stato vietato nei ristoranti, nella maggior parte dei luoghi pubblici, alle fermate degli autobus, nei parchi… Possono causare malattia anche l’esposizione al radon, all’amianto, all’arsenico e ai minerali radioattivi come l’uranio.
Questa consapevolezza rende la prevenzione del cancro polmonare abbastanza semplice. La cosa migliore da fare è smettere di fumare e non esporsi al fumo passivo. Se riesci a ridurre le esposizioni ai potenziali cancerogeni (ad esempio indossando una mascherina se sei un minatore, un benzinaio o se abiti in una grande metropoli e ti sposti in motorino) puoi ridurre significativamente le possibilità di sviluppare il cancro ai polmoni.
Un grande studio epidemiologico, il National Lung Screening Trial, ha esaminato uomini e donne di età compresa tra i 55 e i 74 anni apparentemente in buone condizioni di salute ma con una storia di heavy smokers. Ciò significa che si trattava di persone che avevano fumato almeno un pacchetto di sigarette al giorno per 30 anni. I soggetti reclutati venivano sottoposti a tomografia assiale computerizzata senza mezzo di contrasto nel corso dei tre anni successivi con l’intento di ricercare eventuali tumori polmonari precoci. La precocità della diagnosi consentiva di procedere all’asportazione chirurgica della lesione prima che la malattia diventasse metastatica. Questo è dunque lo screening raccomandato per il cancro del polmone, proposto però solo agli heavy smokers. Se avete tra i vostri parenti o conoscenti qualche fumatore pesante vi esorto a parlargli di questo esame.
Il cancro al colon
Il colon è il tratto finale dell’intestino la cui principale funzione è quella di assorbire acqua e sostanze nutritive. Il cancro al colon è al terzo posto tra i tumori più frequenti nei due sessi (ci sono circa 93.000 diagnosi all’anno già solo negli Stati Uniti) ed è la terza principale causa di morte per neoplasia (circa 50.000 morti all’anno negli Stati Uniti). Si noti che le morti sono circa la metà rispetto al numero delle diagnosi. Questo perché se la diagnosi viene posta precocemente è possibile rimuovere chirurgicamente la massa tumorale e giungere alla guarigione.
Quali sono i fattori di rischio per il cancro del colon?
- L’età: nove diagnosi su dieci riguardano persone con più di 50 anni.
- La dieta: una dieta a basso contenuto di fibre è un fattore di rischio per lo sviluppo del cancro del colon.
- Lo stile di vita.
- L’obesità.
- Il fumo.
- L’alcol.
- La familiarità: se hai una storia familiare positiva il rischio di ammalare di cancro al colon è raddoppiato (mutazioni a carico dei geni riparatori KRAS e P53).
Come prevenire il cancro al colon? Una dieta ricca di fibre e a ridotto contenuto di carne rossa è associata a una riduzione del rischio di sviluppare il cancro al colon. La prevenzione passa dunque ancora una volta attraverso lo stile di vita e l’alimentazione. Momento importante è anche quello della diagnosi precoce.
Le colonscopie dovrebbero essere eseguite ogni 5-10 anni a partire dai 50 anni di età. Questo è il modo più efficace per identificare precocemente i polipi (formazioni benigne) che stanno per diventare cancerogeni. Utile è anche la ricerca del sangue occulto nelle feci.
Il cancro al seno
Il seno è costituito da una componente ghiandolare circondata da grasso e da tessuto connettivale. Le ghiandole si collegano ai dotti lattiferi che portano il latte fino al livello del capezzolo. Il cancro al seno è generalmente un adenocarcinoma: si sviluppa a carico della componente ghiandolare.
È il cancro più comune nelle donne statunitensi (230.000 diagnosi all’anno). È la seconda causa principale di morte per cancro nel sesso femminile (circa 40.000 morti all’anno). Notate di nuovo la grande discrepanza che c’è tra il numero di casi diagnosticati e il numero delle morti. Anche in questo caso infatti la maggior parte dei tumori vengono identificati abbastanza presto così da poter essere trattati con la chirurgia o con la radioterapia, riducendo in tal modo il numero de decessi. L’80% dei tumori primari della mammella sono carcinomi duttali infiltranti. Esistono poi i tumori lobulari.
Quali sono i fattori di rischio per il cancro al seno?
- L’età: un cancro su otto nelle donne si verifica sotto i 45 anni, due terzi sopra i 55 anni.
- La familiarità: è chiaro che la storia familiare è importante. Avere una madre, una sorella o una figlia con cancro al seno raddoppia il rischio di ammalare a sua volta. Esistono geni associati ad un aumento del rischio (vedi mutazioni a carico del gene BRCA1 che aumenta il rischio dal 55 al 65% o del gene BRCA2 che aumenta il rischio di circa il 45%). Si tratta di geni coinvolti nel percorso di riparazione del DNA.
- Anche avere un tessuto mammario denso è un fattore di rischio, perché in questo caso le mammografie, che fanno parte dello screening, sono meno accurate.
- Lo stile di vita gioca un ruolo importante nella genesi del cancro al seno. L’obesità, la mancanza di attività fisica, l’abuso di alcol, il non aver avuto figli, l’uso di contraccettivi orali e la terapia ormonale post menopausa (Terapia Ormonale Sostitutiva, TOS) contribuiscono tutti ad aumentare il rischio di cancro al seno. La percentuale esatta di aumento del rischio spesso non è chiara, ma sappiamo che tutti questi fattori contribuiscono in maniera significativa alla probabilità di ammalare.
Ci sono modi per prevenire il cancro al seno? Non ci sono strategie comprovate se si esclude la mastectomia profilattica nelle donne ad alto rischio. Questa può essere eseguita in donne che hanno parenti di I grado con cancro al seno e che sono portatrici dei geni BRCA 1 o 2. Altre possibilità per la prevenzione del cancro al seno includono l’adozione di diete ad alto contenuto di fibre e a basso contenuto di grassi, l’essere fisicamente attive ed il mantenere un peso nella norma.
Lo screening del cancro al seno consiste nell’autopalpazione da attuare mensilmente nella stessa fase del ciclo mestruale. Tra gli esami strumentali ricordiamo l’ecografia e la mammografia.
Il cancro della prostata
La prostata è una ghiandola maschile delle dimensioni di una noce che si trova sotto la vescica. Il cancro alla prostata rappresenta il tumore più comune negli uomini. Un uomo su sette negli Stati Uniti riceverà la diagnosi di cancro alla prostata nel corso della sua vita (circa 220.000 nuovi casi nei soli Stati Uniti). È la seconda causa di morte per cancro negli uomini (circa 27.000 uomini che muoiono negli Stati Uniti ogni anno). Ancora una volta, proprio come nel caso del cancro al seno, c’è una notevole differenza tra il numero delle diagnosi e quello delle morti. Una diagnosi precoce può portare infatti alla risoluzione chirurgica.
I fattori di rischio per il cancro alla prostata sono:
- l’età: si tratta di una malattia che si verifica principalmente negli uomini più anziani. Sei casi su 10 riguardano uomini di età superiore ai 65 anni mentre questo tumore è raro prima dei 40 anni. L’età media al momento della diagnosi è di circa 66 anni.
- L’etnia copre un ruolo importante nel definire il rischio di cancro alla prostata. È più alto negli uomini afroamericani mentre è significativamente più basso negli asiatici.
- La storia familiare è chiaramente un fattore di rischio. Avere un padre o un fratello con cancro alla prostata raddoppia la probabilità di sviluppare questa malattia. Esistono diversi geni che contribuiscono al rischio di cancro alla prostata: vedi HoxB13 ma anche BRCA1 e 2.
- Una dieta ricca di carne rossa e povera di verdure aumenta il rischio di cancro alla prostata, proprio come fa per il cancro al seno e per il cancro del colon.
Lo screening per il cancro alla prostata consiste nell’esplorazione rettale digitale a cui sottoporsi annualmente a partire dai 50 anni. Sempre annualmente si va a dosare a livello ematico l’antigene prostatico specifico o PSA.
Il carcinoma epatico
Passiamo al cancro del fegato. Il fegato è una grande ghiandola che si trova proprio sotto la gabbia toracica sul lato destro. Questo è un organo talmente importante che non si può vivere senza. Tra le varie funzioni ci è quella di elaborare i nutrienti assorbiti dall’intestino. Sintetizza i fattori di coagulazione e secerne la bile per aiutare il nostro corpo ad assorbire i grassi.
Il cancro del fegato è uno dei tumori più comuni in tutto il mondo con circa 700.000 nuovi casi ogni anno. È anche una delle principali cause di morte per cancro in tutto il mondo (circa 600.000 morti). Si noti quanto sia letale questo tumore perché il numero di morti è quasi uguale al numero di diagnosi. Questo perché il cancro del fegato viene diagnosticato di solito troppo tardi per essere trattato con un intervento chirurgico o con qualsiasi altra terapia. Generalmente la massa tumorale non è rilevabile fino a quando non causa l’ostruzione delle vie biliari (sul piano clinico questa condizione è associata ad ittero).
Quali sono i fattori di rischio per il cancro del fegato?
- Il sesso maschile: il tumore al fegato è circa due volte più comune negli uomini che nelle donne.
- L’epatite virale cronica (epatite B ed epatite C): i virus epatotropi portano alla cirrosi che è il più grande fattore di rischio per il cancro del fegato. Le epatiti C e B sono endemiche nelle aree dell’Asia e dell’Africa sub-sahariana ed è per questo che il rischio di sviluppare un cancro al fegato è molto più alto in quelle popolazioni.
- L’alcol, se consumato in eccesso, può anche portare alla cirrosi.
- Un altro fattore di rischio comune per il cancro del fegato è l’esposizione all’aflatossina prodotta dall’Aspergillus flavus (fungo che infesta le derrate alimentari).
- L’obesità si associa sovente ad una condizione nota come fegato grasso (steatoepatite non alcolica) che può evolvere verso la cirrosi e portare nel tempo ad un carcinoma epatico.
Come si può prevenire il cancro del fegato? Innanzitutto bisogna prevenire e curare le infezioni virali che causano epatite. Evitare l’abuso di alcol, evitare il fumo e correggere sovrappeso ed obesità sono azioni fondamentali nella prevenzione del cancro del fegato. Sfortunatamente, non esiste una strategia comprovata per lo screening del cancro del fegato. Alle persone a più alto rischio per il cancro al fegato (vedi gli operatori sanitari esposti alle infezioni da virus epatotropi) viene proposto il dosaggio ematico dell’alfa-fetoproteina (proteina prodotta da tumori epatici) e un esame ecografico ogni 6-12 mesi. Ma non ci sono linee guida precise.
Il carcinoma gastrico
Lo stomaco è posto alla fine dell’esofago, appena sotto il diaframma. Si contano circa 1 milione di nuovi casi ogni anno, la gran parte nel Sud-Est asiatico e nel Sud e Centro America. Annualmente si contano circa 700.000 morti in tutto il mondo. Quando questo tumore da segno di sé (attraverso la comparsa di segni e sintomi) è già troppo tardi per trattarlo con la chirurgia. Proprio come il cancro del fegato, il cancro allo stomaco è più comune negli uomini e nelle persone di età superiore ai 60 anni. Sappiamo che l’infezione cronica da Helicobacter pylori ha un ruolo importante nella genesi del cancro allo stomaco. L’Helicobacter pylori è un batterio che provoca comunemente gastrite e ulcera. Le ulcere non trattate possono evolvere fino alla comparsa di cellule trasformate in senso neoplastico. Allo stesso modo, una dieta ad alto contenuto di cibi affumicati, pesce salato, carne e verdure in salamoia, cibi conservati con nitrati e nitriti… è una delle principali cause di cancro allo stomaco. Si ritiene generalmente che il declino nell’incidenza del cancro allo stomaco negli Stati Uniti sia dovuto in primo luogo alla refrigerazione. Questa modalità di conservazione fa sì che le persone mangino minori quantità di cibi conservati. Altri fattori di rischio per il cancro allo stomaco includono nuovamente lo stile di vita, l’obesità e il fumo. L’avere il gruppo sanguigno di tipo A predispone al cancro dello stomaco anche se non si sa il perché.
Come possiamo quindi prevenire il cancro allo stomaco? Prima di tutto bisogna trattare l’infezione da Helicobacter pylori. Dunque è opportuno scegliere una dieta ad alto contenuto in fibre, ricca di alimenti freschi evitando quelli sottoposti a salatura, affumicatura e addizionati di conservanti. Evitare il fumo e mantenere un peso corporeo nella norma sono altre due azioni fondamentali. Sfortunatamente, non esiste una strategia comprovata per lo screening del cancro allo stomaco.
Volevo solo prendere un momento per esaminare ciò che abbiamo imparato sui principali tumori e sui loro fattori di rischio. Penso che sia chiaro che il fattore di rischio numero uno per i tumori in generale è rappresentato dal fumo. Inoltre, abbiamo visto che l’obesità e le diete a basso contenuto in fibre contribuiscono anch’esse alla maggior parte dei tumori. L’abuso di alcol è un altro importante fattore di rischio.
Quindi le principali strategie di prevenzione comprendono:
- il non fumare,
- l’ essere fisicamente attivi,
- il mantenere un peso nella norma,
- la dieta ricca di fibre.
Speriamo tutti che si possa trovare la cura contro il cancro… ma la cosa più concreta che possiamo fare oggi in attesa che la Scienza Medica compia i suoi progressi è imparare il significato dell’espressione “prevenzione primaria”. Poche regole semplici da mettere in pratica giorno dopo giorno…
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